Stemmario Trivulziano
A cura di Carlo Maspoli
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Probabilmente il più famoso degli stemmari del Rinascimento italiano fra gli studiosi e gli storici dell'arte di tutto il mondo, questo manoscritto riccamente illustrato è probabile opera di Gian Antonio da Tradate ed è conservato presso la Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco di Milano. Questo codice risale agli anni in cui il condottiere Francesco Sforza divenne duca di Milano (1450-66) grazie alle nozze con Bianca Maria, figlia naturale - ma anche unica erede - dell'ultimo duca di Casa Visconti, Filippo Maria, e di Agnese del Majno; esso riproduce - assieme agli stemmi ed alle imprese dei membri della Casa ... Leggi tutto
Probabilmente il più famoso degli stemmari del Rinascimento italiano fra gli studiosi e gli storici dell'arte di tutto il mondo, questo manoscritto riccamente illustrato è probabile opera di Gian Antonio da Tradate ed è conservato presso la Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco di Milano. Questo codice risale agli anni in cui il condottiere Francesco Sforza divenne duca di Milano (1450-66) grazie alle nozze con Bianca Maria, figlia naturale - ma anche unica erede - dell'ultimo duca di Casa Visconti, Filippo Maria, e di Agnese del Majno; esso riproduce - assieme agli stemmi ed alle imprese dei membri della Casa Ducale - circa 2000 stemmi di famiglie e comuni del Ducato, ma anche di alcune casate legate, per differenti motivazioni, ai Duchi: così si possono riconoscere, ad esempio, lo stemma dei mercanti e banchieri germanici Fugger, o quello del consigliere ducale Cicco Simonetta, di origine calabrese, o di diverse potenti famiglie di ;condottieri (Brandolini, Savelli, Colonna, Orsini, ecc.) e di signori (Della Scala, Este, Gonzaga, ecc.). Per questi motivi questo stemmario è una vera e propria pietra miliare sia per chi si interessi degli equilibri di potere del Rinascimento italiano, sia per lo studioso di storia dell'arte, data l'importanza rivestita dai Duchi di Milano e dalla loro Corte come committenti di opere d'arte di tutti i generi.
Carlo Maspoli fu redattore per la Lingua Italiana di Archivum Heraldicum, pubblicazione edita dalla Società Araldica Svizzera sin dal 1887, su cui sono apparsi da decenni suoi contributi che sono pietre miliari relativamente allo studio dell'araldica dell'antico Ducato di Milano e specialmente delle aree dei Laghi di Como e di Lugano, e di Valchiavenna e Valtellina. Al medesimo si deve infatti anche l'ormai storica edizione del Codice Carpani. Stemmario delle famiglie nobili dell'antica Provincia e Diocesi di Como e, in questa stessa collana, quella del settecentesco Stemmario Bosisio.
Collana: Antichi Stemmari Lombardi. Questa collana riccamente illustrata si rivolge allo studioso di Medioevo, Rinascimento ed Età Moderna così come allo storico dell'arte e delle arti decorative, con un preciso interesse alla storia dell'antico Ducato di Milano - un territorio un tempo ben più esteso dell'attuale Lombardia. Ogni volume analizza e riproduce a colori un famoso stemmario di collezione pubblica o privata con un esaustivo commento, la blasonatura degli stemmi ed indicazioni bibliografiche.
Curatore: | Carlo Maspoli |
Lingua: | Italiano |
Rilegatura: | rilegato in tela |
Pagine: | 564 |
Dimensioni: | 21x30 cm |